Affitti "in nero" agli universitari, il fenomeno cresce dello 0,8%

TERAMO – Nonostante un aumento del +0,8%, l’Abruzzo, nel 2013, è in controtendenza rispetto al resto del Paese e si posiziona al penultimo posto della classifica relativa al fenomeno degli affitti ‘in nero’ di appartamenti agli studenti universitari. E’ quanto emerge da un’indagine condotta dal Centro studi e ricerche Sociologiche "Antonella Di Benedetto" per conto di Contribuenti Italiani, secondo cui sette studenti su dieci, in Italia, affittano ‘in nero’. Dopo l’Abruzzo c’è solo il Molise, con il + 0,3%, mentre subito prima ci sono Campania (+1,2%), Umbria (+1,3%) e Calabria (+1,5%). In testa alla graduatoria ci sono Lombardia (+6,1%), Lazio (+5,2%) e Veneto (+5,1%). "Alla luce dei dati raccolti – commenta il presidente regionale di Contribuenti Italiani, Donato Fioriti – possiamo dire che l’Abruzzo è in controtendenza ed appare al penultimo posto della speciale classifica ‘nera’ delle abitazioni affittate irregolarmente agli studenti fuori sede. Merito, dunque, dei proprietari di casa che, seppur lentamente, stanno acquistando una forma mentis e sicuramente dell’opera di attenzionamento sviluppata sul territorio dall’Agenzia delle entrate". Fioriti lancia poi una proposta che l’associazione porterà all’attenzione delle istituzioni competenti: consentire alle famiglie di poter detrarre il canone di locazione dalla dichiarazione dei redditi, come strumento per abbattere il fenomeno degli affitti in nero.